• SNAM, nell’ultima assemblea degli azionisti, ha tracciato il progetto per la metanizzazione della Sardegna.
    In un primo momento verrà tracciata la prima dorsale alla quale, successivamente, si allacceranno i tratti secondari. Da questi poi partiranno dei raccordi che, in funzione delle richieste delle singole comunità, allacceranno queste ultime al sistema gas. Il progetto prevede 2 rigassificatori, uno a Portovesme da 100.000 mc ed un altro a Porto Torres da 25.000 mc che si andranno ad aggiungere a quelli già previsti a Cagliari, Oristano e Porto Torres (che, dunque, avrà due terminali). In questo modo la capacità totale di movimentazione gas sull’isola sarà di 5,8 miliardi mc.
    (www.qualenergia.it)

 

  •  Regione Emilia-Romagna e SNAM hanno sottoscritto un protocollo di intesa per promuovere la transizione energetica puntando su idrogeno, biometano ed efficienza.
    Per quanto riguarda l’idrogeno l’intesa punta ad implementare la sua diffusione presso le industrie ed il settore trasporti, così da candidare la regione per un posto fra le “Hydrogen Valley” italiane. Nel settore biomentano, invece, l’obiettivo è promuoverne la produzione da biomasse agricole e rifiuti organici. Infine, parlando di efficienza energetica, il protocollo predispone la valutazione, insieme agli enti locali, di misure per la riqualificazione di RSA, ospedali, uffici pubblici, case popolari, scuole ed università.
    (www.regione.emilia.romagna.it)
  • Il decreto Semplificazioni e quello sulla governance del PNRR hanno influito anche sul Superbonus 110%. Cerchiamo di fare il punto sulla situazione attuale inerente questo incentivo.
    Secondo le ultime statistiche ENEA al 17/05/2021 l’ammontare dei progetti ammessi superava i 2 miliardi €. Il maggior numero di richieste è arrivata da persone fisiche per lavori trainanti su impianti ed involucri di edifici unifamiliari (circa 19.000). A livello territoriale guidano la classifica Lombardia (1.905 interventi), Veneto (1.873) e Lazio (1.381).
    I numeri confermano la difficoltà di utilizzare il Superbonus per la riqualificazione dei condominii dove, infatti, si contano solo 1.384 interventi. In effetti per utilizzare l’incentivo in questo contesto sono necessarie mediamente almeno 36 procedure complesse, 5 riunioni di condominio, attendere 6 mesi i documenti necessari dal Comune ed ancora accollarsi l’onere di caricare negli appositi siti una media di 40 documenti per la cessione del credito. Con questa mole è chiaro come la scadenza dell’agevolazione fissata a fine 2022 rischi di scoraggiare molti interventi che non riuscirebbero a concludersi entro i termini necessari.
    (www.qualenergia.it)

 

  • Nell’appena citato decreto sulla governance del PNRR figura anche una lista di progetti suddivisi in tre categorie: decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica.
    Si va dalle opere necessarie per il fase-out del carbone, quindi riconversione di vecchie centrali, costruzione di nuovi impianti a gas per avere potenza programmabile, progetti per trasporto, stoccaggio e rigassificazione in Sardegna, alle attività da mettere in campo per incrementare la produzione di energia rinnovabile, come parchi eolici e fotovoltaici, geotermia, produzione da biomasse, biogas e biometano.
    Fra le opere prioritarie vengono indicate anche per quelle inerenti la produzione, trasporto e stoccaggio di idrogeno, lo sviluppo di combustibili alternativi per i trasporti (anche aerei e navali), stazioni di rifornimento GNL e GPL di origine biologica e biocarburanti in generale. Progetti a cui vanno aggiunti quelli per la cattura della CO2.
    In tema di efficienza energetica si trovano indicazioni per opere di riqualificazione profonda di aree industriali, portuali, urbane e commerciali, oltre ad incentivi per promuovere la cogenerazione. Riguardo quest’ultimo settore ci sono progetti per impianti finalizzati ad integrare le fonti di gas rinnovabile, oltre alle infrastrutture di stoccaggio, trasporto e distribuzione di GNL e GPL di cui abbiamo già parlato.
    Il decreto di governance del PNRR dedica una parte anche al petrolio, con progetti dedicati al decommissioning di piattaforme e la riconversione di raffinerie esistenti per la produzione di carburanti sostenibili derivati da fonti rinnovabili, residui e rifiuti.
    (www.qualenergia.it)

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