• Enel Green Power e Saras stanno sviluppando un progetto per idrogeno verde con base in Sardegna. La soluzione prevede un elettrolizzatore da 20 MW alimentato da energia rinnovabile che produca idrogeno da utilizzare come materia prima nella raffineria di Sarroch di cui è proprietaria Saras.
    Si tratta di un esempio concreto di come l’idrogeno sostenibile possa essere una soluzione per decarbonizzare i settori più difficili da elettrificare e, allo stesso tempo rappresentare un metodo alternativo ma altrettanto valido da affiancare a quest’ultima per raggiungere l’obiettivo emissioni 0 nel 2050.
    (www.qualenergia.it)

 

  • Lo sviluppo dell’idrogeno verde è sempre più al centro dell’attenzione dei player energetici. A conferma SNAM ed Hera hanno sottoscritto una lettera di intenti nella quale dichiarano di voler unire le proprie competenze per la produzione di idrogeno sostenibile sul territorio romagnolo. Il progetto prevede di utilizzare la tecnologia power-to-gas per immagazzinare l’elettricità pulita prodotta da uno dei depuratori gestiti da Hera. L’idrogeno ottenuto da questo processo verrà poi immesso nella rete di distribuzione gas per essere utilizzato dagli utenti finali.
    (www.expoclima.net)

 

  • La proroga al 2022 del Superbonus ha introdotto, oltre all’allungamento dei termini per usufruirne, delle interessanti novità.
    La prima riguarda il concetto di “unità funzionalmente indipendente”. È stato chiarito che si definisce tale ogni immobile che abbia almeno uno fra gli impianti idrico, gas e climatizzazione estiva/invernale.
    La proroga 2022 amplia anche la platea di chi può usufruire dell’incentivo. Ora, infatti, il proprietario di più immobili può accedere al Superbonus, cosa non prevista nella vecchia versione.
    Novità anche per gli interventi ammessi: ora è possibile farvi rientrare anche i lavori di coibentazione del tetto, indipendentemente dall’esistenza o meno di un sottotetto riscaldato (limite presente nella vecchia versione).
    Ultima importante novità e che anche gli edifici per i quali non è possibile stilare l’APE, ovvero i ruderi, possono essere ristrutturati utilizzando il Superbonus. L’unico obbligo è di raggiungere la classe A una volta completati i lavori.
    (www.proiezionidiborsa.it)

 

  • Lo Smart Building Report realizzato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano prevede un boom delle pompe di calore nei prossimi anni.
    Secondo gli scenari più positivi, ma comunque probabili oltreché auspicabili dal momento che ricalcano le esigenze individuate dal Piano Nazionale Energia e Clima, questo mercato potrebbe valere 3,3 miliardi € già nel 2025. Certamente una grossa fetta sarà rappresentata dall’elettrico, ma lo studio tiene a sottolineare anche le potenzialità delle pompe di calore a gas. Si legge, infatti, nel rapporto che questa tecnologia permette un risparmio di energia primaria anche superiore al 40% rispetto alle caldaie grazie al recupero di energia rinnovabile dall’ambiente. Inoltre, riducono di oltre il 30% il costo operativo del riscaldamento per l’utente finale, oltre ad essere facilmente integrabili con altre applicazioni quali micro-cogenerazione e solare termico.
    (www.qualenergia.it)

 

  • L’associazione Elettricità Futura, nel documento in cui esprime le sue osservazioni alla Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica degli Edifici, pone al centro dell’attenzione la microcogenerazione.
    Secondo Elettricità Futura va promossa l’effettiva attuazione delle misure europee previste per la crescita di questa tecnologia che ha tutte le carte in regola, vista anche la possibilità di utilizzare biocarburanti per alimentare gli impianti, per giocare un ruolo importante in un contesto di promozione dell’efficienza energetica.
    (Osservazioni Elettricità Futura_Direttiva Edifici)

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