• Il GSE ha pubblicato i dati relativi ai Certificati Bianchi riconosciuti nei primi 11 mesi del 2020 che sono stati 1.433.069.
    Complessivamente, dall’avvio del meccanismo nel 2006, sono stati riconosciuti 55.674.720 Titoli di Efficienza Energetica.
    (www.qualenergia.it)

 

  • Il futuro dell’energia, con gas, rinnovabili ed idrogeno, è stato il protagonista del Consiglio Europeo che ha sancito il taglio del 55% della CO2 entro il 2030. Il gas viene unanimemente riconosciuto come fonte di transizione cui i vari pesi potranno appoggiarsi per ottenere gli obiettivi prefissati.
    Un aspetto importante, che sarà dirimente nell’uso del gas, specie per la produzione elettrica, riguarda lo sviluppo delle tecniche di cattura dell’anidride carbonica, che renderebbero il suo utilizzo decisamente più sostenibile.
    Per quanto concerne l’idrogeno la priorità viene data a quello verde, cioè derivante dalle rinnovabili. Anche qui però il discorso è aperto sulle diverse tecnologie per produrlo da fossile con tecniche di cattura della CO2.
    (www.qualenergia.it)

 

  • È stato posto in consultazione il testo della Strategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale (STREPIN) in cui viene sottolieato come questo sia responsabile del 45% dei consumi finali di energia primaria e del 17,5% delle emissioni di CO2 italiane.
    Il documento ipotizza quali soluzioni adoperare per migliorare il rendimento energetico degli edifici privati e pubblici. Fra questi vi è la promozione dell’uso delle pompe di calore. Però, come fanno notare alcune associazioni di categoria quali Climgas (costruttori e distributori apparecchiature per la climatizzazione a gas) le GEHP non sembrano venir prese in considerazione da un approccio molto incentrato sull’elettrico. Al contrario invece, come giustamente sottolinea l’associazione, la nostra tecnologia è in grado di assicurare ottime prestazioni anche in condizioni critiche per le pompe di calore elettriche (basse temperature esterne). Inoltre sono già pronte per funzionare sia con il biometano che con miscela metano-idrogeno, proponendosi dunque come protagoniste all’interno della nascente Strategia Nazionale per l’Idrogeno.
    D’altro canto, come sottolinea l’associazione Elettricità Futura, anche la microcogenerazione diffusa va considerata una risorsa importante per la riduzione dell’impatto ambientale degli edifici. In questo senso va promossa la diffusione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo dell’elettricità prodotta anche da cogenerazione. Elettricità Futura propone, per dare spunto alla diffusione di questa pratica, di semplificare il quadro che la regolamenta, oltre alle procedure CAR, anche attraverso il ricorso a portali on-line di facile consultazione/utilizzo. Stesso discorso per quanto concerne le disposizioni tecniche riguardanti gli impianti in autoconsumo.
    Altro punto importante è l’incentivazione alla sostituzione delle vecchie caldaie con impianti di microcogenerazione, oltre ad una necessaria attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema. Viene, infine, ribadita l’importanza di allargare il parco interventi che possono accedere ai Certificati, sempre in ottica di incentivare il passaggio a tecnologie meno impattanti a livello ambientale.
    (www.anima.it / www.elettricitafutura.it)

 

  • È stato posto in consultazione il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che prevede risorse per 29 miliardi € da destinare all’efficienza energetica ed alla riqualificazione degli edifici. Ulteriori 30 miliardi € sono riservati alla rivoluzione verde ed alla transazione ecologica.
    (www.qualenergia.it)

 

  • Sono scattati il 1° gennaio gli adeguamenti per elettricità e gas che hanno portato ad aumenti, rispettivamente, pari al 4,5% e 5,3%. Oltre alla stagionalità (specie per il gas) sono state le alte quotazioni dei prezzi all’ingrosso, tornati sui livelli di 12 mesi fa, a generare gli aumenti in bolletta.
    (www.repubblica.it)

 

  • La cattura del carbonio (CCS – Carbon Capture Storage) per rendere l’economia più sostenibile, sta facendo importanti passi in avanti. Oggi nel mondo ci sono già impianti per una capacità di 40 Mton/anno. Una cifra che dovrà aumentare di 100 volte per tagliare il traguardo delle 0 emissioni nel 2050 secondo il report del Global CCS Institute. Lo stesso istituto sottolinea, oltre ai visibili progressi della tecnologia in tutto il mondo, come senza di essa sarà praticamente impossibile arrivare ad una economia neutra nei tempi necessari.
    Certamente la cattura della CO2, specie per gli alti investimenti necessari, ha bisogno di condizioni politiche favorevoli. Dove queste esistono le cose si muovono in maniera ben visibile, come dimostrano i 12 nuovi impianti statunitensi avviati nel 2019 (su 17 totali nel mondo).
    Anche in Italia il settore sta muovendo passi importanti, in particolare con ENI che sta implementando il progetto per la costruzione di uno dei più grandi centri di cattura e stoccaggio di anidride carbonica nel Porto di Ravenna.
    (www.rinnovabili.it)

 

  • La Legge di Bilancio 2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2020, contiene numerose misure riguardanti le detrazioni fiscali per efficienza energetica e rinnovabili. Vediamo quali sono:
    1. In primis è stato prorogato l’Ecobonus fino al 31/12/2021; dunque sarà possibile per tutto l’anno in corso usufruire della detrazione del 65% per l’installazione di pompe di calore e microcogeneratori;
    2. Anche il Superbonus è stato prorogato, nella fattispecie fino al 30/06/2022. Scadenza ancora più dilazionata, 31/12/2022. se ad usufruirne sarà un Istituto Autonomo Case Popolari. Anche i condominii potranno usufruire di questi ulteriori 6 mesi nel caso in cui al 30/06/2022 sia stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo pianificato. Con il Superbonus è stata prorogata, alle stesse date, anche la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito.
    3. Proroga e potenziamento anche per il credito di imposta legato ad Industria 4.0. Ora, in presenza di alcuni limiti di fatturato, per gli investimenti in beni strumentali si passa dal 6% al 10%.
      (www.nextville.it)

 

  • I consumi di gas nel 2020 in Italia hanno registrato un calo pari al 4,4% con 70.721 milioni mc. La riduzione è concentrata nella prima metà dell’anno, legata principalmente al lockdown dovuto al Covid-19.
    Il segno meno caratterizza anche i settori termoelettrico e industriale, che hanno perso rispettivamente il 5,7% ed il 6,1%. Calo meno accentuato per il settore residenziale che lascia sul campo il 2,4% rispetto al 2019.
    La situazione descritta ha dato luogo ad una consistente contrazione delle importazioni (-6,9%), calate sia per quanto riguarda gli arrivi via gasdotto (-6%) che quelli di GNL (-10%). Per quanto riguarda la provenienza del metano sono diminuiti gli arrivi dalla Russia (-5%), dai paesi del Nord-Europa (-23%) e dalla Libia (-22%), mentre sono cresciuti del 18% quelli dall’Algeria. Da segnalare, come scritto nelle newsletter precedenti, l’entrata in funzione del TAP, con il punto di ingresso di Melendugno (LE) che ha fornito i primi 13 milioni mc.
    I minori arrivi hanno richiesto, nonostante il calo dei consumi, un maggiore ricorso agli stoccaggi. Da qui è arrivato il 14% del gas utilizzato in Italia nel 2020, fronte di un 12% nel 2019. Anche il rapporto vuoto/pieno è diminuito rispetto allo scorso anno, attestandosi al 65% (-8%).
    Per quanto riguarda il prezzo quello medio dell’anno è stato di 10,55 €/MWh; dunque inferiore di circa 6 €/MWh rispetto al 2019 (-35%). Il minimo si è toccato a giugno (6 €/MWh), momento dal quale è partito un trend rialzista tutt’ora in atto che a dicembre ha portato i prezzi del metano a 16,54 €/MWh. Dinamiche analoghe a livello europeo, con il prezzo medio pari 9,39 €/MWh, per una perdita di 4 €/MWh sul 2019, pari al -31%.
    (Newsletter GME 144/2021)

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