Sono ben poco incoraggianti i dati riguardo la produzione di energia rinnovabile in Italia riscontrati nel 2022.
A fronte di una domanda elettrica che ha sfiorato i 317 TWh, in calo dell’1% rispetto al 2021, la produzione green si è fermata, per la prima volta dal 2014, sotto la soglia dei 100 TWh. I 98,4 TWh prodotti hanno coperto solamente il 31,1% della richiesta elettrica del paese che è dovuto ricorrere a maggiori importazioni dall’estero e produzione da carbone per compensare. A sostenere la maggior quota di domanda è stato, come sempre, il termoelettrico da gas.
Il calo del 13% della produzione rinnovabile è legato soprattutto alla produzione idroelettrica. Dunque un problema di difficile soluzione, stante la crisi idrica affacciatasi negli ultimi anni.
Differente la situazione di fotovoltaico ed eolico, che negli ultimi 9 anni hanno aumentato il loro apporto di 11 TWh. Un dato che, però, non deve trarre in inganno. Infatti, per sostenere un’Italia totalmente dipendente dalle rinnovabili, queste fonti dovranno triplicare la propria produzione nei prossimi 8 anni. Cioè crescere 10 volte di più di quanto sono cresciute negli scorsi 9 anni.

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